30 Nov LA TRADIZIONE CHE SI FA INNOVAZIONE E L’ETICA IN CAMPO
Ritorna, dal 14 al 16 dicembre, la grande Fiera Agricola di Santa Lucia, ormai diventata la Fiera dell’agricoltura sostenibile del Nordest. Alle consuete iniziative destinate, mediante una convegnistica di alto livello, alla informazione e formazione degli agricoltori, si aggiungono una serie di eventi per il grande pubblico che faranno ancora una volta della Fiera millenaria delle genti del Piave la più grande rappresentazione del territorio e dei suoi molteplici valori.
I numeri della Fiera 2018 parlano chiaro: oltre 100.000 visitatori, 300 gli espositori, 55.000 metri quadrati di esposizione all’aperto, 400 bancarelle intorno alle strutture fieristiche, 37 eventi culturali e formativi. Punto di riferimento tradizionale del territorio, e non solo, la Fiera aggiunge anche quest’anno ai grandi numeri una valenza formativa su cui si punterà sempre di più nei prossimi anni, con numerose “dimostrazioni sul campo”.
“Sarà un grande spettacolo” dice Alberto Nadal, amministratore unico dell’Azienda speciale Fiere di Santa Lucia “c’è un percorso delineato da anni, grazie al nostro qualificato Comitato scientifico, che perfeziona sempre di più l’informazione e la formazione su agricoltura di precisione, creazione di vitigni resistenti, robotica, utilizzo di droni sempre più innovativi e, di recente, l’utilizzo dei ‘bollettini digitali’, che rappresentano uno strumento pensato non solo per gli agricoltori di oggi, ma anche e soprattutto per quelli di domani. Se dovessi definire con uno slogan l’obiettivo di questo percorso, lo chiamerei ‘l’etica in campo’. Quest’anno” dice ancora Nadal “le Colline di Conegliano e Valdobbiadene hanno ottenuto l’agognato riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità Unesco. Questo per noi rappresenta uno sprone a completare tutte le strutture e infrastrutture di cui necessita il grande indotto turistico che il riconoscimento Unesco comporta anche per il nostro territorio. I 70 milioni di presenze turistiche che il Veneto conta ogni anno sono sempre più orientate, oltre che al litorale, alla scoperta delle eccellenze dell’entroterra e i territori limitrofi al nostro “Fiume sacro alla Patria” hanno, da questo punto di vista, potenzialità immense. Nello specifico, siamo una zona per così dire baricentrica, facilmente raggiungibile, e presenteremo quest’anno il brand “Fiere del Piave” che consentirà di valorizzare, appunto, le “Meraviglie” che siamo in grado di offrire, sempre nel segno della sostenibilità, anche nel settore turistico”.
Molteplici le sorprese di quest’anno, a cominciare dal padrino (o madrina?) della Fiera numero 1359 che riceverà la fascia di “Ambasciatore perpetuo delle Meraviglie del Piave” dalle mani del presidente della Regione Luca Zaia, come avvenne lo scorso anno per Edoardo Raspelli. Ancora top secret il nome di quest’anno, “Ma” preannuncia Nadal “sarà un personaggio notissimo al grande pubblico”.
Oltre alla consueta esposizione di macchinari agricoli di ultimissima esposizione, nell’area coperta delle antiche filande si svolgeranno eventi legati all’agroalimentare, al rapporto tra sport e agricoltura (e anche qui non mancheranno le sorprese per i tifosi), alla solidarietà che sempre contraddistingue tutte le edizioni della Fiera. Come ogni anno, un’ampia zona coperta sarà infine riservata all’intrattenimento dei più piccoli (Baby Farm)